Bollette pazze ed aumenti: il Comune deliberi la moratoria dei pagamenti in attesa della verifica di ogni ruolo e della coerenza dei provvedimenti assunti

CGIL Pollino Sibaritide Tirreno

  CGIL - Pollino Sibaritide Tirreno

In un contesto di grave sofferenza delle famiglie legate all’emergenza Covid in cui si sollecita la garanzia di cure e di ristori, il differimento di scadenze fiscali, la sospensione del taglio di forniture di servizi essenziali, molti contribuenti del Comune di Scalea sono raggiunti in questi giorni da bollette che, a definire “pazze”, in molti casi, è davvero poco. In particolare, quelle relative al Servizio Idrico Integrato rivolte a famiglie, spesso di anziani soli e residenti in piccole abitazioni, che si ritrovano addebiti errati a volte, per migliaia di metri cubi di consumi d’acqua e con sensibili aumenti.

Chiarito che l’acqua è un bene pubblico e che i servizi che si utilizzano si pagano, sempre, e nei tempi corretti richiesti dall’Ente che li eroga, è altrettanto opportuno ricordare una semplice equazione: ogni servizio si paga in misura equa e senza alcun arbitrio tariffario, in misura corrispondente ai costi di produzione per generarlo, secondo standard di qualità, efficienza e trasparenza, in proporzione all’effettivo consumo dello stesso e nella chiarezza del documento che ne richiede il pagamento. Ogni elemento aggiunto costituisce per i cittadini/utenti un abuso.

Ciò premesso, la Camera del Lavoro CGIL e Federconsumatori, condividono l’azione avviata dal Comune di Scalea se questa, pienamente tesa a recuperare sacche di morosità accumulate da passate gestioni amministrative che non hanno saputo metter mano alla grande evasione che oggi pesa come un macigno sulle casse pubbliche e dentro cui si sono costruite carriere politiche e ingrassato evasori di professione.

Difatti, nessuna amministrazione ad oggi, ha saputo attrezzare il Comune di una gestione oculata ed efficace del Servizio Idrico Integrato affinché l’acqua che paga al gestore all’ingrosso e immessa nella rete comunale venga correttamente utilizzata, correttamente fatturata in base agli effettivi consumi, fatta pagare secondo un corretto piano tariffario, utilizzata senza sprechi e dispersioni di rete, senza allacci abusivi e furti e, contrastando le morosità intenzionali o, magari, di attività che godono di licenze o concessioni pubbliche.

E’ altrettanto evidente che, per effetto di quell’eredità e, seppure in presenza di conti comunali perennemente sull’orlo del precipizio, il peso di quel macigno di tributi mai riscossi, non può essere oggi gravato con aumenti o cartelle pazze sui cittadini onesti chiamati a pagare anni di mancata governance finanziaria dell’Ente o di artifici di Bilancio.

CGIL e Federconsumatori chiedono dunque all’amministrazione comunale di Scalea una moratoria mirata del pagamento dei ruoli già emessi e la sospensione dell’invio di quelli in attesa finalizzata a regolarizzare la posizione di ogni singolo utente ed i piani di rateizzazione laddove richiesti. Un tempo che dovrà essere utile anche, per strutturare un’efficace e definitiva governance pubblica del servizio e la messa in chiaro dell’anagrafe tributaria. Compresa pure, l’organizzazione dello Sportello comunale dei tributi che non può reggersi su poche unità e su poche ore settimanali di ricevimento al pubblico, il cambio e la lettura di contatori in tanti casi obsoleti, l’informazione organica e completa del servizio sul sito comunale, l’attivazione del pagamento digitale (PagoPa) e la predisposizione di un piano di interventi e investimenti sulla rete idrica comunale da inquadrare anche, nell’evoluzione del Piano d’Ambito regionale.

Il tempo richiesto di moratoria, inoltre, sarà utile, a ciascuno per il proprio ruolo di rappresentanza, per verificare la coerenza normativa e la sostenibilità sociale delle misure assunte e per giungere ad un Consiglio Comunale aperto in cui presentare ai cittadini e alle parti sociali le misure assunte per migliorare il servizio e correggere ogni stortura e iniquità.

Per tutto ciò, CGIL e Federconsumatori, riservandosi di adire all’Autorità Regolatrice nazionale, confidano in una scelta di buon senso dell’Amministrazione comunale che restituisca serenità ad una comunità già fortemente stremata dalla crisi e che oggi dev’essere chiamata a pagare i servizi comunali ricevuti, solo ed esclusivamente, nel rispetto di parametri di equità, efficienza, trasparenza e qualità.

 

Scalea 21.01.2021

Federconsumatori – Camera del Lavoro CGIL Scalea

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