[Fillea Cgil] Cantiere Sa/RC -Articolo Gazzetta del Sud del 14/9/2010

Ammodernamento dell’autostrada La “guerra dei poveri” è già iniziata

 Presto l’incontro con Anas e Prefetto a garanzia dei livelli di sicurezza

 CASTROVILLARI

 La Fillea – Cgil corregge il numero delle domande presentate da operai, carpentieri, gruisti, manovali ed altre figure professionali che sperano di poter prestare la loro opera nei cantieri aperti per ammodernare alcuni tratti autostradali dell’area del Pollino. Il segretario generale della Fillea – Cgil, Giuseppe Guido, sottolinea che «non sono tre mila le domande presentate dagli operai specializzati in cerca di occupazione». La cifra ha «superato abbondantemente le 5 mila richieste di occupazione». La Cgil, che aspetterà ancora un’altra settimana prima di porre in essere iniziative valide volte a tutelare i protocolli ed il contratto collettivo provinciale creato per tutelare il mercato del lavoro, ha denunciato che, per quanto riguarda il tratto autostradale Morano – Campotenese, si è innescata una vera e propria «guerra tra poveri» che traccia, inequivocabilmente, i connotati di un tessuto economico-sociale allo stremo delle forze.

 

«Molti lavoratori – ha spiegato Guido – sperano di riprendere a lavorare. Le domande provengono da ogni parte del comprensorio e della Calabria». Questi lavoratori, ovviamente nel rispetto delle regole, sperano di lavorare in un tratto autostradale che prevede un investimento consistente. Si tratta di soldi che riammoderneranno 19 viadotti e 6 gallerie in 1.720 giorni di lavoro (quasi 5 anni). La Fillea, che attende un incontro con l’Anas ed il Prefetto per garantire i livelli di sicurezza sul posto di lavoro e di firmare il Protocollo d’intesa per la legalità, ha anche acceso i riflettori sui disagi che bisognerà superare nei prossimi 5 anni, che riguardano il possibile super utilizzo delle strade comunali e provinciali (potrebbero essere utilizzate come percorsi alternativi al tratto autostradale Morano – Campotenese); ma anche i gravi danni che potrebbero colpire i comuni costieri: «Questo tratto autostradale – ha precisato Guido – è la principale porta di accesso agli stabilimenti turistici della Piana di Sibari, della Calabria e della Sicilia. Bisognerà lavorare sodo per limitare al massimo il disagio dei turisti ed il flusso economico a loro legato, trovando, preventivamente, percorsi alternativi che possano smaltire tranquillamente il traffico veicolare».

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