Pronto soccorso Rossano, FP CGIL scrive al Direttore ASP

«In merito al comunicato stampa del Direttore Generale del 25/07/2013, intitolato “Nell’ASP di Cosenza non chiude nessun Pronto soccorso”, delle successive dichiarazioni stampa del Direttore Sanitario Aziendale, della disposizione organizzativa del 26/07/2013 prot. n. 0168188 la scrivente Organizzazione Sindacale contesta quanto segue:

1. nessun Direttore di Pronto Soccorso ha arbitrariamente adottato provvedimenti di variazione dell’assetto aziendale; si è proceduto bensì a disposizione organizzativa urgente momentanea, in stato di necessità, dandone comunicazione a soggetti sovraordinati e ad autorità interessate, dettata dal contingente stato di necessità e ai fini della sicurezza di operatori e pazienti, come nei doveri del Direttore del PS;
2. la responsabilità nella disinformazione, la strumentalizzazione e qualsiasi altro comportamento disciplinarmente sanzionabile devono essere dimostrate nella sede opportuna, il Consiglio Disciplina, previo l’addebito di precisi e comprovati comportamenti, in contraddittorio e con tutte le garanzie per il lavoratore e non certamente annunciati/minacciati in comunicato stampa;
3. si formulano inaccettabili illazioni generiche sul modo di operare dei professionisti; laddove ne esistessero i presupposti è dovuta precisa, formale e individuale contestazione;
4. si istituisce o paventa non prevista Commissione ad hoc di valutazione e si affida a Dirigente medico in possibile conflitto di interessi senza garanzia di equanimità, serenità di giudizio e trasparenza;
5. la disposizione organizzativa di cui sopra viola tutte le norme contrattuali e regolamentari in materia di affidamento e revoca degli incarichi e crea le premesse per ulteriori conflitti e disservizi;
6. i giustamente rivendicati atti riorganizzativi dell’emergenza citati (a cui la CGIL medici ha dato fattivo contributo) riguardano esclusivamente il territorio; tuttavia nella riorganizzazione ospedaliera dell’ASP, all’area della Sibaritide con ostinazione e senza sentire ragioni si è assegnato un numero di posti letto per acuti assolutamente insufficiente ed è questa l’unica e vera causa dell’ingorgo dei pronto soccorso.

    Quanto sopra premesso la CGIL medici chiede:

a. la rettifica del comunicato stampa e delle dichiarazioni del Direttore Sanitario;
b. la revoca della disposizione organizzativa del 26/07/2013 prot. n. 0168188.

    Al fine di raffreddare il conflitto e non essere costretti a ricorrere alle opportune forme di lotta e di protesta si richiede un immediato incontro sulle problematiche del Pronto Soccorso e del PO di Rossano.
   
In attesa di cortese e sollecito riscontro si porgono distinti saluti»

    Rossano 29/07/2013             il Coordinatore aziendale CGIL medic

                          dott. Giuseppe A. Vulcano

Related posts