LETTERA APERTA della Camera del Lavoro CGIL Alto Jonio ai cittadini ed ai candidati a sindaco del Comune di Trebisacce


Tra pochi giorni la cittadina di Trebisacce sarà chiamata alle urne per eleggere il suo primo cittadino, nonché il rinnovo del consiglio comunale, ciò rappresenta un momento importante della vita politica locale. Quale migliore occasione di
avvicinare con un dialogo costruttivo e di confronto i giovani, renderli partecipi del futuro proprio e del paese, come parte attiva, con l’intento di ascoltarli e di farsi ascoltare.

Dare vita così, ad un non trascurabile apporto per cercare e tentare di ricucire quello strappo che caratterizza negativamente il rapporto tra i giovani e il mondo della politica.

Innanzitutto due premesse.

La prima è l’invito ad “andare a votare”, ricordando e non vorrei essere retorico, che il voto non è solo un diritto conquistato con dure lotte e pagato a caro prezzo, ma esso rappresenta anche un dovere civico, uno strumento di democrazia e, per queste ragioni, va esercitato appieno.

La seconda premessa è rivolta a tutti gli attori politici impegnati in questa competizione elettorale, direttamente e indirettamente, ed è quella di fare dell’etica e della legalità, prima e dopo, gli strumenti quotidiani di un’azione amministrativa capace di dare un positivo e forte impulso per non guastare dignità e credibilità, attraverso un impegno politico più efficace e serio, per uno sviluppo sostenibile della comunità.

Occorre praticare un sano confronto politico dove, agli interessi di parte, si privilegi l’interesse comune, nella convinzione che la forza delle idee e la lealtà intraprendono un percorso virtuoso e proficuo anche dopo le elezioni. Ritengo che solo mettendo a disposizione della collettività le potenzialità individuali, avanzando proposte, si possa pervenire alla visione realistica di una nuova politica che si preoccupa di ricercare delle immediate soluzioni a vecchi e attuali problemi legati al territorio.

Serve dare un significato e un valore diverso ad un copione politico che consideri il lavoro non come una merce, ma strumento di dignità sociale. I voucher reintrodotti con la manovra dal governo Gentiloni ne sono un esempio e un modello che porta un marchio di degenerazione politica.

La CGIL è una componente importante della vita democratica ed sin da oggi esprime la volontà di ratificare, con la futura amministrazione comunale, un protocollo sulle relazioni sindacali, fondato su principi di correttezza, trasparenza, reciproca informazione e nel rispetto dell’autonomia dei rispettivi ruoli e responsabilità, naturalmente di concerto con le altre sigle sindacali.

Il nostro è un ruolo fortemente rappresentativo di interessi collettivi, siamo un interlocutore aperto e propositivo ed insieme possiamo e dobbiamo mettere in campo le energie migliori, condividendo chiare linee guida, al fine di favorire una forte cultura partecipativa e di rafforzare un sistema di relazioni e di negoziazione volto a promuovere lo sviluppo sociale, economico e culturale della città e del territorio. Abbiamo contezza che la questione lavoro, welfare e legalità debbano essere la priorità nel programma di qualsiasi governo cittadino.

Vorremmo, perciò, contribuire ad aprire una riflessione e un percorso di occasioni di crescita su temi quali:

Giovani: realizzare uno spazio sociale in cui promuovere attività culturali, musicali, artistiche, attraverso la valorizzazione e la riconversione di beni dismessi o spazi abbandonati.

Nell’ottica di un più ampio programma e di una rinnovata attenzione è la valorizzazione delle tipicità enogastronomiche, oggi la qualità del prodotto è vista come l’elemento caratterizzante di una nuova offerta turistica di eccellenza, che comprende e racchiude in sé competitività e sviluppo socio-economico del territorio.

Turismo destagionalizzato: creare sinergia tra le varie parti in causa (strutture ricettive, ristoranti, operatori turistici, siti archeologici, attività commerciali) per progettare una seria strategia di destagionalizzazione del turismo territoriale recepito in un quadro più esteso. Turismo e cultura camminano di pari passo e ancora poco sfruttati rispetto al valore potenziale delle molteplici tipologie di fruizione turistica. Un patrimonio da valorizzare per creare lavoro, per un futuro e un nuovo modello di sviluppo.

Misure di sostegno al reddito e contrasto alla povertà: necessario instituire strumenti di contrasto alla povertà, capaci di dare risposte concrete al disagio economico e sociale, che devono essere aggiuntive rispetto agli attuali finanziamenti delle politiche sociali. Attivare un tavolo di alleanze con un lavoro di rete tra più comuni, OO.SS. e soggetti sia pubblici che privati espressione del territorio.

Questi sono solo alcuni dei punti su cui vorremmo avere lo spazio per poter incentrare una discussione e un raffronto politico; sia chiaro! ci sono altre questioni significative da intavolare come: ospedale e la jonica lotto 3 Roseto-Sibari, su cui manteniamo alta l’attenzione.

Lo sguardo della CGIL comprensoriale è di forte responsabilità verso il territorio, le sue emergenze, le specifiche potenzialità. Ogni azione è messa in campo per ridare centralità alle reali questioni che interessano i cittadini: la creazione di posti di lavoro e la conseguente migliore qualità della vita.

L’11 giugno anche Trebisacce è chiamata al voto!

Proprio in questo giorno, 33 anni fa, moriva Enrico Berlinguer. Io voglio ricordarlo riportando una delle sue più celebri frasi: “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia”.

 

 

Francesco Ventimiglia

Responsabile Camera del Lavoro CGIL Alto Jonio Trebisacce

 

 

 

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