Servizio 118 del Tirreno: nessuno pensi di cedere al privato nuovi pezzi di sanità pubblica!

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Siamo all’assurdo: la Sanità Pubblica prende atto dei suoi limiti e pensa quindi di avvalersi del privato per poter garantire i servizi essenziali. O almeno, così sembrerebbe.

Da voci sempre più insistenti, infatti, sembrerebbe che, sul Tirreno Cosentino, la carenza di Medici del sistema pubblico sanitario stia portando a valutare la possibilità di affidare ai privati il servizio notturno medicalizzato del 118, restando alle strutture pubbliche di Praia-Scalea, Cetraro, Paola e Amantea, il solo servizio diurno. Tale scelta sarebbe dettata dalla carenza ormai cronica di Personale medico, peraltro in buona parte assunto con contratti a termine.

È l’ennesima conseguenza di una scellerata gestione della Sanità, che vede sempre più ridotti gli spazi destinati al servizio pubblico, a tutto vantaggio dei privati.

Ma è anche l’ennesima occasione per poter tornare a ridiscutere sulle gravi carenze di personale, dopo un decennio di commissariamento della sanità e di piani di rientro che hanno comportato, oltre che la contrazione di servizi e un incremento dei costi di compartecipazione a carico dei cittadini, anche il blocco del turn over, con un progressivo invecchiamento del personale rimanente, l’utilizzo di personale precario e il sempre più frequente ricorso a prestazioni straordinarie e aggiuntive.

C’è bisogno di una vera programmazione e di una vera stabilità degli Organi di gestione. Il conflitto permanente fra organi istituzionali, Ministero, Regione, Commissario straordinario, Direttori Generali, ha finito per distogliere l’attenzione, che si è spostata dal bisogno di garantire una Sanità efficiente ai Cittadini, a una vera e propria guerra di potere, o dei poteri.

Nel frattempo, ci approssimiamo all’estate ossia, a un periodo dell’anno in cui la costa tirrenica cosentina subirà un forte incremento turistico e, conseguentemente ci sarà tendenzialmente più bisogno di sanità, soprattutto di interventi in emergenza. La risposta a tale incremento di domanda non potrà essere il ricorso al privato: non lo accetteremo e anzi, ci batteremo affinché il primato della sanità resti saldamente in mano al Pubblico.

Funzione Pubblica CGIL

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