DIPENDENTI ECOROSS: SONO LAVORATORI, NON CARNE DA MACELLO

Funzione Pubblica

FP CGIL Comprensoriale e UIL Urbana, hanno deciso, loro malgrado, di proclamare una giornata di sciopero per i Lavoratori dipendenti diEcoross per il solo Cantiere dell’ex-Città di Rossano, a seguito della protervia dell’Azienda, e della sua indisponibilità a garantire un trattamento più equo ai propri Dipendenti.

Da 25 anni, circa 30 Lavoratori continuano a prestare la loro attività lavorativa alle dipendenze della Ecoross, con rapporti di lavoro part time. Possiamo dire che Ecoross e questi Lavoratori, hanno cominciato insieme. Solo che, mentre Ecoross si è ingrandita e, anche grazie al supporto e alla collaborazione di tutti i propri Dipendenti, è diventata un’Azienda leader nel panorama regionale, ai soliti 30 Lavoratori sono rimaste le briciole di un rapporto di lavoro che non accenna a migliorare, e che tale Azienda si ostina a voler mantenere part time.Ci duole constatarlo, ma, dopo un quarto di secolo di sacrifici condivisi, all’Azienda vanno i soli vantaggi, mentre ai Lavoratori si chiede di continuare a fare sacrifici.

Tutto qui! Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Urbana hanno ritenuto di dover disdettarel’accordo, per il solo cantiere di Rossano, poiché veniva impedita, di fatto, la possibilità che i Lavoratori part time potessero aumentare le ore di lavoro settimanali. E, siccomeEcoross continua pervicacemente a perseguire il proprio fine, Fp Cgil e Uil Urbana, in piena collegialità con tutti i Lavoratori, hanno scelto la via della coerenza, e hanno deciso di far valere le ragioni dei Lavoratori.

La provocazione dell’Azienda consiste in una vecchia furbizia, già attuata con successo alcuni anni orsono: proporre un incremento orario per i Lavoratori part time, e poi comunicare loro che le ore aggiuntive devono essere lavorate nei pomeriggi. Di fatto, poi, Ecoross crea i presupposti per evitare che i Lavoratori possano accettare; infatti, l’Azienda continua a non garantire il servizio doccia all’interno dei propri stabilimenti di C.da S. Irene, costringendo i Lavoratori a farsi le docce a casa propria. Nei giorni di rientro pomeridiani, il sacrificio e i costi, che i Lavoratori dovrebbero affrontare a proprie spese, raddoppiano, di fatto annullando il piccolo miglioramento economico derivante da un incremento di sole 2 ore e 40 minuti settimanali. Eh si, di sole 2 ore e quaranta minuti settimanali, pari a circa 10 ore aggiuntive al mese, concessi per soli due mesi: Ecoross ha preferito girare le spalle ai propri Dipendenti, costruendo un percorso irto di ostacoli, proprio per impedire che circa 20 Lavoratori in tutto potessero effettuare 10 ore di lavoro in più al mese!

Fp Cgil e Uil Urbana avevano chiesto all’Azienda, in occasione del potenziamento di Personale per gestire la stagione estiva, di incrementare l’orario di lavoro di coloro che, da 25 anni, non hanno mai avuto riconoscimenti da parte di Ecoross. Le OO.SS. hanno chiesto di equiparare i Lavoratori dell’ex Cantiere di Rossano, ai colleghi del versante coriglianese, che legittimamente lavorano con rapporti di lavoro a tempo pieno. Le OO.SS. hanno chiesto a Ecoross di consentire che le due ore e quaranta minuti di incremento orario settimanale, così faticosamente strappati alla “benevolenza” aziendale, fossero lavorati in un rapporto di continuità lavorativa mattutina, per ovviare alle manchevolezze dell’Azienda che, anche in piena estate, ha reso inefficiente il servizio docce. Nulla di tutto questo. Altro che disponibilità al dialogo! Neanche di fronte al Sindaco, che ringraziamo per aver convocato una apposita riunione, l’Azienda ha voluto modificare la propria posizione.

Resta l’amarezza di dover constatare che Ecoross, anche di fronte ai propri Lavoratori “storici”, ha operato con cinismo e freddo calcolo.

Quanto all’occupazione prodotta da Ecoross, anche su questo argomento abbiamo qualcosa da ridire. E infatti, da oggi pretenderemo il rigoroso rispetto delle normative vigenti in materia di assunzioni a termine, nonché le trasformazioni a tempo indeterminato dei tanti rapporti di lavoro a termine che Ecoross effettua, direttamente o tramite aziende interinali: il lavoro, per noi, è dignitoso quando non è esposto alla pressione psicologica dei mancati rinnovi; o quando non è sottoposto a brevi limiti temporali. Questa è l’occupazione che chiediamo, non quella effimera di due mesi di lavoro all’anno.

Infine, la questione della puntualità dei pagamenti. A tal proposito, vogliamo ricordare all’Azienda che i Lavoratori sono ancora in attesa, dal mese di aprile scorso, della erogazione dei buoni pasto, che sono parte integrante dei diritti contrattuali. Così come vogliamo ricordare che, giusto un anno fa, i Lavoratori sono stati costretti a tre giorni di dure proteste e occupazioni, proprio perché Ecoross non pagava le retribuzioni maturate.

Chiediamo alla popolazione della Città, e in particolare ai Cittadini del versante rossanese, di comprendere le motivazioni di una protesta che, nella giornata di lunedì 16 settembre, provocherà inevitabili disagi, in conseguenza di un comportamento, quello aziendale, per il quale i Lavoratori non rappresentano il valore più alto dell’Azienda.

Corigliano-Rossano, 13 settembre 2019

 

FP CGIL Comprensoriale – Vincenzo Casciaro

UIL Urbana – Luciano Campilongo

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