Ecodistretto a Villapiana: senza confronto, si mortifica il territorio

CGIL Pollino Sibaritide Tirreno

La scelta di candidare il Comune di Villapiana ad ospitare “l’ecodistretto”, operata dal sindaco Montalti, mortifica il territorio perché avvenuta senza alcun preventivo confronto di merito con le rappresentanze territoriali e, tra esse, le organizzazioni sindacali confederali.

Decidere, come ha fatto l’assemblea dei Sindaci dell’ATO, di accettare la candidatura di Villapiana è un errore perché non si tiene conto di alcun criterio oggettivo nella individuazione del sito e, soprattutto, perché si destinano entrambi gli impianti pubblici della provincia, come previsti dal piano rifiuti della Calabria, sull’area ionica senza alcuna logica e visione di insieme dell’intero territorio cosentino.

Siamo contrari, pur nella consapevolezza che serve costruire gli impianti di selezione e trattamento al fine di valorizzare un sistema di smaltimento incentrato sulla raccolta differenziata. Senza moderni impianti industriali non si uscirà mai dalla perenne crisi che ci consegna cumuli di spazzatura per le strade delle nostre comunità. Ciò, però, non autorizza, i rappresentanti delle istituzioni locali, a decidere sulla base di un mediocre ragionamento che porta tutti ad essere favorevoli ad ogni candidatura che qualcuno estrae dal cilindro, perché ciò allontana l’impianto dal proprio “giardino”.

Come già fatto, quando si valutarono le candidature di Castrovillari e Morano Calabro, siamo a ribadire i parametri per addivenire ad una scelta più equilibrata:

  1. il principio inderogabile della prossimità dell’impianto con le aree urbane in cui si produce il più alto quantitativo di rifiuto da cui recuperare frazioni riciclabili, anche per abbattere il costo del trasporto e limitare l’inquinamento da traffico veicolare;
  2. un core business interamente pubblico per azzerare il deficit di trattamento nella gestione e nel funzionamento degli impianti di selezione e trattamento, che oggi è coperto da offerta privata;
  3. il confronto con le parti sociali come metodo, suggerito anche dal piano regionale di gestione, per arrivare ad una scelta ampiamente condivisa, rispettosa dell’ambiente, della qualità del lavoro, dei servizi resi ai cittadini e delle peculiarità territoriali.

La Cgil Pollino Sibaritide Tirreno ritiene perciò necessario, prima di assumere qualsiasi decisione definitiva, l’avvio di un confronto territoriale ampio, libero da pregiudizi e preconcetti, non influenzato da posizioni personalistiche, propagandistiche ed elettorali.

 

Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno

Related posts