RETE EMODIALITICA NEL CAOS

Funzione Pubblica

Non è stata sufficiente la diffida che la FP CGIL ha inoltrato lo scorso 9 febbraio, per indurre il Coordinatore della rete emodialitica dell’ASP, dott. Antonio Nicoletti, a revocare la sua disposizione di servizio, istitutiva della pronta disponibilità per la nefrodialitica negli Spoke di Castrovillari e Cetraro-Paola, che giudichiamo illegittima ma anche dannosa nei confronti dell’utenza.

Le variazioni organizzative di un importante servizio territoriale, hanno bisogno di essere preventivamente concertate con le parti sociali, se il vero obiettivo è quello di garantirne efficacia e funzionalità. Il dott. Nicoletti, però, ha pensato bene di agire unilateralmente, ordinando turni di reperibilità sia per il Personale medico che infermieristico, che in caso di chiamata dovrebbe recarsi al lavoro presso presidi ospedalieri situati a distanze improponibili dal suo abituale luogo di lavoro.

Il fattore tempo, che è fondamentale per le emergenze, ovviamente ne risulta fortemente condizionato. Non meno importante è il valore del lavoro di squadra, compromesso dal fatto che gli Operatori sia medici che infermieristici, chiamati in pronta disponibilità, spesso non si conoscono fra di loro perché provenienti da presidi diversi.

Ricordiamo ancora al dott. Nicoletti, che la rete emodialitica non rientra nella rete ospedaliera, poiché l’Atto Aziendale tuttora vigente, la colloca nelle competenze territoriali: impropriamente, pertanto, e quindi illegittimamente, il dott. Nicoletti istituisce la pronta disponibilità, dimenticandosi che l’appartenenza all’area medica è condizione indispensabile per la sua istituzione.

Ecco perché, dopo aver parlato con il Commissario Straordinario dell’ASP e aver esposto le difficoltà oggettive della rete emodialitica, che il dott. Nicoletti ha ulteriormente aggravato con disposizioni improvvide quanto inefficaci, la FP CGIL ha deciso di informare l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, per gli opportuni provvedimenti. Nello specifico, denunciamo la violazione delle norme contrattuali, in materia di distanze dai luoghi abituali di lavoro, ma anche lo stress prodotto ai Lavoratori chiamati ad effettuare turni di pronta disponibilità, che spesso si aggiungono ai turni ordinari e che quindi obbligano il Personale medico o infermieristico a svolgere attività per 12 ore consecutive o anche oltre. Insomma, un massacro psico-fisico, che i Lavoratori non possono e non devono sopportare, poiché mettono a rischio la propria incolumità e quella dei Pazienti.

In realtà, la vera battaglia va combattuta sul fronte delle nuove assunzioni, nell’interesse dell’Utenza e dei Dipendenti. Per questo, incalziamo il Commissario Straordinario affinché proceda velocemente con le riqualificazioni, la stabilizzazione del precariato, l’assunzione di nuovo Personale.

 

Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Pollino Sibaritide Tirreno

Related posts