Il passo indietro del Presidente Pappaterra

Domenico Pappaterra

Si è tenuto nei giorni scorsi l’incontro tra il sindacato unitario ed il presidente del parco nazionale del pollino per un’analisi congiunta della vertenza legata alla riattivazione della centrale enel del mercure. Lo stesso, richiesto dal sindacato e tenutosi in forma ristretta per espresso volere del presidente, doveva servire a capire il perchè dell’ennesimo ricorso giudiziario contro il parere positivo alla riattivazione presentato presso il tar calabria dal presidente del parco.

Un ricorso, quello presentato da Pappaterra, che arriva nonostante il pubblico impegno assunto dal presidente, nei mesi scorsi, a rispettare l’esito della conferenza dei servizi qualunque esso fosse stato.

Siamo costretti, nostro malgrado, a registrare l’inconcludenza delle motivazioni espresse dal presidente, che da un lato difende quanto pubblicamente dichiarato e dall’altro comunica di essere stato impossibilitato, per dinamiche interne all’ente ed a noi incomprensibili, a non presentare il ricorso.

Un atteggiamento da politico navigato che tende a scaricarsi da responsabilità, ma che è sintomatico di poca autorevolezza e di poco amor proprio e per il territorio che rappresenta. Ai nostri occhi, e crediamo a quelli della gente del pollino, appare evidente che se veramente il presidente non fosse stato nelle condizioni di mantenere un impegno formalmente assunto nella sua qualità di rappresentante politico e legale dell’ente parco del pollino non resterebbe, per lui, che prenderne atto e fare un passo indietro. Ciò farebbe ogni rappresentante istituzionale o politico che svolge il proprio incarico col fine di tutelare esclusivamente il territorio che rappresenta.

Alla luce di questa indecorosa situazione abbiamo inteso, insieme alle altre sigle sindacali, chiedere al Prefetto di Cosenza l’immediata convocazione di un incontro tra le parti al fine di denunciare: l’atteggiamento dilatorio e di continuo ostracismo dell’Ente Parco nella sua Direzione Politica e Tecnica che allo stato non consente il sereno svolgersi delle attività di ripristino operativo della Centrale a fonti rinnovabili del Mercure e la scarsa attenzione della Soc. Enel Produzione nelle relazioni con il territorio che ospita la Centrale, nella direzione della promozione dell’accettabilità sociale del sito di Produzione.

Riteniamo sia giunta l’ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che si faccia un atto di trasparenza nei confronti delle comunità della valle del Mercure che devono sapere quali vantaggi, oltre quelli direttamente derivanti dall’impianto in termini di occupazione, potrà portare, per il tramite di Enel, la centrale e per quali signori e quali motivazioni, se vantaggi potrebbero esserci, il territorio sarà costretto a rinunciarci.

Per conto nostro continueremo a difendere la strategicità dell’impianto in questione, ritenendolo l’unico vero investimento di prospettiva per l’area interessata ed anche compatibile con l’area del parco, senza escludere, sin da ora, iniziative territoriali e nazionali tese a sensibilizzare anche i competenti Ministeri.

Giuseppe Guido Segretario Generale
Filctem Cgil Castrovillari
Umberto Pisanti Segretario Generale Filctem Cgil Calabria

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