Dopo il fallimento di Futur-E: smantellare il sito per farne il cuore della città nuova

Il progetto di riqualificazione della Centrale Enel di Corigliano-Rossano si trova in un vicolo cieco. Le proposte imprenditoriali più solide sono venute meno. Sul tappetto solo idee, ma le idee per quanto belle hanno bisogno di solidità e credibilità finanziaria dei proponenti.

E’ quanto dichiarano i Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL – Giuseppe Guido, Giuseppe Lavia, Roberto Castagna- dopo l’ultimo incontro delle parti sociali con Enel e Commissario del Comune di Corigliano-Rossano. Futur-E, che nasce come programma di riconversione dei siti di 23 impianti in dismissione, doveva essere una occasione per aprire nuove opportunità di sviluppo ai territori che li ospitano, come Corigliano-Rossano sui cui insiste la centrale termoelettrica di Contrada Cutura, ma solo per alcuni siti il proposito di Enel e di Futur-e sta diventando realtà.

Per il sito di contrada Cutura, invece, ad oltre tre anni dall’avvio del progetto non ci sono prospettive credibili. Enel ha comunicato che sono in corso approfondimenti su una proposta progettuale e che per marzo, se come sembra ormai certo non ci saranno proposte valide, ci sarà un nuovo concorso di progetti che si chiuderà entro il 2019. Nel frattempo, però, si procederà con un piano di demolizione che dovrebbe concludersi per il 2023. 

Rispetto al nuovo concorso di Futur-E annunciato da Enel esprimiamo forti perplessità perché attrarre investimenti importanti su un territorio senza infrastrutture non è cosa semplice  e soprattutto perché non servono idee illusorie senza risorse finanziarie per realizzarle.

Per CGIL-CISL-UIL l’unica cosa che non serve al territorio è di usare Futur-E come strumento di campagna elettorale, come qualcuno purtroppo sta già facendo.

In questa fase, come in un celebre spot pubblicitario, “non occorre vendere sogni, ma solide realtà” e, ad oggi, in attesa che qualche investitore serio possa apparire come per magia, la “solida realta’” non può essere che una: lo smantellamento completo dell’impianto attraverso l’utilizzo di maestranze locali appositamente formate, selezionate attraverso l’esclusivo strumento del collocamento pubblico, ed il ripristino dei luoghi di una area che può diventare cerniera urbanistica delle due ex municipalità. In questa area-proseguono CGIL-CISL-UIL- attraverso l’azione sinergica di Enel-Regione-Comune, per mezzo di uno specifico Accordo di Programma, potrebbe nascere il Centro polifunzionale e dei Servizi della Città NUOVA; una sfida ed insieme una opportunità per lo sviluppo economico ed occupazionale.

 

CGIL Pollino-Sibaritide-Tirreno – Guido G.     

CISL Cosenza – Lavia G.    

UIL Cosenza –  Castagna R.                        

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